The Italian Stone Theatre

The Italian Stone Theatre

CATEGORY: LITHIC GARDEN
PROJECT: SHARAWAGGI

L’installazione disegnata da CZA risponde al tema “Hortus Liticus” attraverso un’azione semplice capace di generare spazi e figure complesse attraverso la variazione proporzionale di un elemento a forma di clessidra ripetuto infinite volte.
Come gli hoodoos del Bryce Canyon o le colonne di basalto di Garni, il bosco di “stalagmiti” disegnato da CZA e realizzato dalla ditta Franchi Umberto Marmi evoca allo stesso tempo le meravigliose foto di infiorescenze o di legumi fatte da Karl Blossfeldt e la “Colonna Infinita” di Constantin Brâncuşi, che sembra unire in una sola forma gli opposti principi di una colonna-totem e di una figura astratta senza inizio né fine.

LA “SELVA ARTIFICIALE” COSTITUITA DA SNELLI ELEMENTI DI DIVERSA ALTEZZA SOTTOLINEA COSÌ LA RECIPROCITÀ NECESSARIA TRA OPERA DELLA NATURA E OPERA DELL’UOMO, NEL LORO RAPPORTO MILLENARIO

Il nome dell’installazione, Sharawaggi, parola “estinta” in Oriente e sopravvissuta in ambito anglosassone, potrebbe oggi definire un nuovo atteggiamento progettuale, capace di unire precisione e informalità, natura e artificio, nella coscienza di un globo sempre più piccolo e fragile.

CINO ZUCCHI

Nato a Milano nel 1955, Cino Zucchi si è laureato in architettura al M.I.T. di Boston e al Politecnico di Milano, dove è professore ordinario. E’ stato John T. Dunlop Visiting Professor al GSD della Harvard University. Autore di articoli e libri di teoria architettonica e urbana, ha partecipato a varie edizioni della Triennale di Milano e della Biennale di Architettura di Venezia, dove ha curato il Padiglione Italiano nel 2014; è stato Presidente della Giuria dell’European Union Prize for Contemporary Architecture/Mies Award 2015.
Insieme allo studio CZA ha progettato e realizzato molti progetti; tra i più noti quelli della Ex Junghans a Venezia, dell’ex Alfa Romeo – Portello Nord e della Corte Verde a Milano, del master plan per Keski Pasila a Helsinki, del Museo dell’Auto e della nuova sede Lavazza a Torino, degli HQ Salewa a Bolzano.

FRANCHI UMBERTO MARMI

Sede stabilimento:
Via Del Bravo, 14 – 16
54033 Carrara (MS) Italy
Tel. +39 0585 70057
fragroup@tin.it

A cura di Vincenzo Pavan

L’ambiente naturale come fusione di due mondi, geologico e biologico, può essere raccontato e interpretato in uno spazio racchiuso, una stanza aperta verso il cielo. Analogamente all’Hortus Conclusus, che racchiudeva in un microcosmo di simboli l’aspirazione del mondo medievale a un legame profondo con la natura e il soprannaturale, il Lithic Garden può rappresentare oggi un luogo entro cui materiali geo e bio, contaminandosi reciprocamente, possono produrre nuove idee di habitat per l’uomo, in un auspicato e ricercato rapporto di sostenibilità, equilibrio e armonia con la natura.
A questo obiettivo è mirata la mostra Lithic Garden, affidata alla creatività di progettisti di prestigio internazionale in collaborazione con aziende del settore lapideo impegnate nella sperimentazione di tecnologie innovative nella lavorazione dei materiali.
I giardini di pietra si snodano lungo un percorso pavimentato offrendo alla vista superfici orizzontali e verticali, sedute ed elementi scultorei, inserti vegetali e acquei dando vita a una progettazione che trova nelle aziende partecipanti dei partner ideali per la sperimentazione delle tecnologie di nuova generazione nella trasformazione dei materiali lapidei.

OPERA

L’installazione disegnata da CZA risponde al tema “Hortus Liticus” attraverso un’azione semplice capace di generare spazi e figure complesse attraverso la variazione proporzionale di un elemento a forma di clessidra ripetuto infinite volte.
Come gli hoodoos del Bryce Canyon o le colonne di basalto di Garni, il bosco di “stalagmiti” disegnato da CZA e realizzato dalla ditta Franchi Umberto Marmi evoca allo stesso tempo le meravigliose foto di infiorescenze o di legumi fatte da Karl Blossfeldt e la “Colonna Infinita” di Constantin Brâncuşi, che sembra unire in una sola forma gli opposti principi di una colonna-totem e di una figura astratta senza inizio né fine.

LA “SELVA ARTIFICIALE” COSTITUITA DA SNELLI ELEMENTI DI DIVERSA ALTEZZA SOTTOLINEA COSÌ LA RECIPROCITÀ NECESSARIA TRA OPERA DELLA NATURA E OPERA DELL’UOMO, NEL LORO RAPPORTO MILLENARIO

Il nome dell’installazione, Sharawaggi, parola “estinta” in Oriente e sopravvissuta in ambito anglosassone, potrebbe oggi definire un nuovo atteggiamento progettuale, capace di unire precisione e informalità, natura e artificio, nella coscienza di un globo sempre più piccolo e fragile.

DESIGNER
CINO ZUCCHI

Nato a Milano nel 1955, Cino Zucchi si è laureato in architettura al M.I.T. di Boston e al Politecnico di Milano, dove è professore ordinario. E’ stato John T. Dunlop Visiting Professor al GSD della Harvard University. Autore di articoli e libri di teoria architettonica e urbana, ha partecipato a varie edizioni della Triennale di Milano e della Biennale di Architettura di Venezia, dove ha curato il Padiglione Italiano nel 2014; è stato Presidente della Giuria dell’European Union Prize for Contemporary Architecture/Mies Award 2015.
Insieme allo studio CZA ha progettato e realizzato molti progetti; tra i più noti quelli della Ex Junghans a Venezia, dell’ex Alfa Romeo – Portello Nord e della Corte Verde a Milano, del master plan per Keski Pasila a Helsinki, del Museo dell’Auto e della nuova sede Lavazza a Torino, degli HQ Salewa a Bolzano.

PRODUCTION
FRANCHI UMBERTO MARMI

Sede stabilimento:
Via Del Bravo, 14 – 16
54033 Carrara (MS) Italy
Tel. +39 0585 70057
fragroup@tin.it

CATEGORY

A cura di Vincenzo Pavan

L’ambiente naturale come fusione di due mondi, geologico e biologico, può essere raccontato e interpretato in uno spazio racchiuso, una stanza aperta verso il cielo. Analogamente all’Hortus Conclusus, che racchiudeva in un microcosmo di simboli l’aspirazione del mondo medievale a un legame profondo con la natura e il soprannaturale, il Lithic Garden può rappresentare oggi un luogo entro cui materiali geo e bio, contaminandosi reciprocamente, possono produrre nuove idee di habitat per l’uomo, in un auspicato e ricercato rapporto di sostenibilità, equilibrio e armonia con la natura.
A questo obiettivo è mirata la mostra Lithic Garden, affidata alla creatività di progettisti di prestigio internazionale in collaborazione con aziende del settore lapideo impegnate nella sperimentazione di tecnologie innovative nella lavorazione dei materiali.
I giardini di pietra si snodano lungo un percorso pavimentato offrendo alla vista superfici orizzontali e verticali, sedute ed elementi scultorei, inserti vegetali e acquei dando vita a una progettazione che trova nelle aziende partecipanti dei partner ideali per la sperimentazione delle tecnologie di nuova generazione nella trasformazione dei materiali lapidei.

FOTOGALLERY
VIDEO
MAKING OF

L’installazione disegnata da CZA risponde al tema “Hortus Liticus” attraverso un’azione semplice capace di generare spazi e figure complesse attraverso la variazione proporzionale di un elemento a forma di clessidra ripetuto infinite volte.
Come gli hoodoos del Bryce Canyon o le colonne di basalto di Garni, il bosco di “stalagmiti” disegnato da CZA e realizzato dalla ditta Franchi Umberto Marmi evoca allo stesso tempo le meravigliose foto di infiorescenze o di legumi fatte da Karl Blossfeldt e la “Colonna Infinita” di Constantin Brâncuşi, che sembra unire in una sola forma gli opposti principi di una colonna-totem e di una figura astratta senza inizio né fine.

LA “SELVA ARTIFICIALE” COSTITUITA DA SNELLI ELEMENTI DI DIVERSA ALTEZZA SOTTOLINEA COSÌ LA RECIPROCITÀ NECESSARIA TRA OPERA DELLA NATURA E OPERA DELL’UOMO, NEL LORO RAPPORTO MILLENARIO

Il nome dell’installazione, Sharawaggi, parola “estinta” in Oriente e sopravvissuta in ambito anglosassone, potrebbe oggi definire un nuovo atteggiamento progettuale, capace di unire precisione e informalità, natura e artificio, nella coscienza di un globo sempre più piccolo e fragile.

CINO ZUCCHI

Nato a Milano nel 1955, Cino Zucchi si è laureato in architettura al M.I.T. di Boston e al Politecnico di Milano, dove è professore ordinario. E’ stato John T. Dunlop Visiting Professor al GSD della Harvard University. Autore di articoli e libri di teoria architettonica e urbana, ha partecipato a varie edizioni della Triennale di Milano e della Biennale di Architettura di Venezia, dove ha curato il Padiglione Italiano nel 2014; è stato Presidente della Giuria dell’European Union Prize for Contemporary Architecture/Mies Award 2015.
Insieme allo studio CZA ha progettato e realizzato molti progetti; tra i più noti quelli della Ex Junghans a Venezia, dell’ex Alfa Romeo – Portello Nord e della Corte Verde a Milano, del master plan per Keski Pasila a Helsinki, del Museo dell’Auto e della nuova sede Lavazza a Torino, degli HQ Salewa a Bolzano.

FRANCHI UMBERTO MARMI

Sede stabilimento:
Via Del Bravo, 14 – 16
54033 Carrara (MS) Italy
Tel. +39 0585 70057
fragroup@tin.it

A cura di Vincenzo Pavan

L’ambiente naturale come fusione di due mondi, geologico e biologico, può essere raccontato e interpretato in uno spazio racchiuso, una stanza aperta verso il cielo. Analogamente all’Hortus Conclusus, che racchiudeva in un microcosmo di simboli l’aspirazione del mondo medievale a un legame profondo con la natura e il soprannaturale, il Lithic Garden può rappresentare oggi un luogo entro cui materiali geo e bio, contaminandosi reciprocamente, possono produrre nuove idee di habitat per l’uomo, in un auspicato e ricercato rapporto di sostenibilità, equilibrio e armonia con la natura.
A questo obiettivo è mirata la mostra Lithic Garden, affidata alla creatività di progettisti di prestigio internazionale in collaborazione con aziende del settore lapideo impegnate nella sperimentazione di tecnologie innovative nella lavorazione dei materiali.
I giardini di pietra si snodano lungo un percorso pavimentato offrendo alla vista superfici orizzontali e verticali, sedute ed elementi scultorei, inserti vegetali e acquei dando vita a una progettazione che trova nelle aziende partecipanti dei partner ideali per la sperimentazione delle tecnologie di nuova generazione nella trasformazione dei materiali lapidei.

OPERA

L’installazione disegnata da CZA risponde al tema “Hortus Liticus” attraverso un’azione semplice capace di generare spazi e figure complesse attraverso la variazione proporzionale di un elemento a forma di clessidra ripetuto infinite volte.
Come gli hoodoos del Bryce Canyon o le colonne di basalto di Garni, il bosco di “stalagmiti” disegnato da CZA e realizzato dalla ditta Franchi Umberto Marmi evoca allo stesso tempo le meravigliose foto di infiorescenze o di legumi fatte da Karl Blossfeldt e la “Colonna Infinita” di Constantin Brâncuşi, che sembra unire in una sola forma gli opposti principi di una colonna-totem e di una figura astratta senza inizio né fine.

LA “SELVA ARTIFICIALE” COSTITUITA DA SNELLI ELEMENTI DI DIVERSA ALTEZZA SOTTOLINEA COSÌ LA RECIPROCITÀ NECESSARIA TRA OPERA DELLA NATURA E OPERA DELL’UOMO, NEL LORO RAPPORTO MILLENARIO

Il nome dell’installazione, Sharawaggi, parola “estinta” in Oriente e sopravvissuta in ambito anglosassone, potrebbe oggi definire un nuovo atteggiamento progettuale, capace di unire precisione e informalità, natura e artificio, nella coscienza di un globo sempre più piccolo e fragile.

DESIGNER
CINO ZUCCHI

Nato a Milano nel 1955, Cino Zucchi si è laureato in architettura al M.I.T. di Boston e al Politecnico di Milano, dove è professore ordinario. E’ stato John T. Dunlop Visiting Professor al GSD della Harvard University. Autore di articoli e libri di teoria architettonica e urbana, ha partecipato a varie edizioni della Triennale di Milano e della Biennale di Architettura di Venezia, dove ha curato il Padiglione Italiano nel 2014; è stato Presidente della Giuria dell’European Union Prize for Contemporary Architecture/Mies Award 2015.
Insieme allo studio CZA ha progettato e realizzato molti progetti; tra i più noti quelli della Ex Junghans a Venezia, dell’ex Alfa Romeo – Portello Nord e della Corte Verde a Milano, del master plan per Keski Pasila a Helsinki, del Museo dell’Auto e della nuova sede Lavazza a Torino, degli HQ Salewa a Bolzano.

PRODUCTION
FRANCHI UMBERTO MARMI

Sede stabilimento:
Via Del Bravo, 14 – 16
54033 Carrara (MS) Italy
Tel. +39 0585 70057
fragroup@tin.it

CATEGORY

A cura di Vincenzo Pavan

L’ambiente naturale come fusione di due mondi, geologico e biologico, può essere raccontato e interpretato in uno spazio racchiuso, una stanza aperta verso il cielo. Analogamente all’Hortus Conclusus, che racchiudeva in un microcosmo di simboli l’aspirazione del mondo medievale a un legame profondo con la natura e il soprannaturale, il Lithic Garden può rappresentare oggi un luogo entro cui materiali geo e bio, contaminandosi reciprocamente, possono produrre nuove idee di habitat per l’uomo, in un auspicato e ricercato rapporto di sostenibilità, equilibrio e armonia con la natura.
A questo obiettivo è mirata la mostra Lithic Garden, affidata alla creatività di progettisti di prestigio internazionale in collaborazione con aziende del settore lapideo impegnate nella sperimentazione di tecnologie innovative nella lavorazione dei materiali.
I giardini di pietra si snodano lungo un percorso pavimentato offrendo alla vista superfici orizzontali e verticali, sedute ed elementi scultorei, inserti vegetali e acquei dando vita a una progettazione che trova nelle aziende partecipanti dei partner ideali per la sperimentazione delle tecnologie di nuova generazione nella trasformazione dei materiali lapidei.

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