Il pretesto della morfologia animale diventa l’occasione per indagare e giocare sulle regole numeriche delle forme naturali.
QUESTE FORME VENGONO INTERPRETATE E TRADOTTE CON PASSAGGI DI FRESA A CONTROLLO NUMERICO CON UTENSILE SFERICO
La grafia automatica della macchina, che generalmente si elimina con lucidatura manuale, ora diventa la cifra caratterizzante dell’opera.
RAFFAELLO GALIOTTO
Dopo gli studi in Belle Arti a Venezia fonda il proprio studio di design nel 1993 a Chiampo, Vicenza, Italia. All’attività di progettazione di prodotto, soprattutto nel settore dell’arredo, unisce l’interesse per la ricerca, i materiali, i processi produttivi e la tecnologia. Nel settore del marmo progetta numerosi prodotti e collezioni con importanti aziende del comparto, indagando sulle caratteristiche della pietra, come la superficie, la gravità, la traslucenza, il colore, l’impiego della tecnologia digitale e la riduzione dello scarto.
Ha realizzato mostre e convegni sul design, facendo parte del direttivo ADI Veneto e Trentino Alto Adige. I suoi progetti sono stati pubblicati su libri e riviste ed esposti in eventi internazionali. Dal 2014 è curatore del padiglione sperimentale di Marmomac Verona. E’ docente di design all’Università di Ferrara.

INTERMAC

Sede stabilimento:
Via dell’Economia, 40
Pesaro – Italia
Tel. +39 0721 483100
Fax +39 0721 439150
Curatore e designer Raffaello Galiotto
Sul marmo, materiale antico e stabile, è stata scritta la storia dell’uomo, il quale sopra alla storia geologica del nostro pianeta insita nel materiale stesso e a seconda della propria epoca, ne ha sovrascritto le peculiarità, registrandone la cultura, lo stile e la tecnica.
Oggi i nuovi dispositivi meccanici computerizzati per la lavorazione della materia litica offrono incredibili possibilità. L’impiego di questi strumenti – da considerare come una sorta di “scalpello digitale” – apre un nuovo scenario in cui all’uomo, sempre al primo posto, spetta la responsabilità di un ripensamento profondo, volto alla valorizzazione simbolica, all’impiego durevole e alla limitazione dello scarto.
La mostra Digital Lithic Design ha lo scopo di evidenziare, attraverso la realizzazione di una collezione di tredici opere sperimentali in marmo, le potenzialità dell’eccellenza tecnologica, della capacità di trasformazione del settore lapideo italiano unite al design e alla progettazione digitale.
Produttori di macchinari, software house, produttori di utensili, marmisti e cavatori di materia prima hanno accettato la sfida di portare al limite le proprie capacità per mostrare al pubblico internazionale della fiera Marmomac di Verona le nuove opportunità che la tecnologia offre al settore.
- OPERA
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Il pretesto della morfologia animale diventa l’occasione per indagare e giocare sulle regole numeriche delle forme naturali.
QUESTE FORME VENGONO INTERPRETATE E TRADOTTE CON PASSAGGI DI FRESA A CONTROLLO NUMERICO CON UTENSILE SFERICO
La grafia automatica della macchina, che generalmente si elimina con lucidatura manuale, ora diventa la cifra caratterizzante dell’opera.
- DESIGNER
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RAFFAELLO GALIOTTO
Dopo gli studi in Belle Arti a Venezia fonda il proprio studio di design nel 1993 a Chiampo, Vicenza, Italia. All’attività di progettazione di prodotto, soprattutto nel settore dell’arredo, unisce l’interesse per la ricerca, i materiali, i processi produttivi e la tecnologia. Nel settore del marmo progetta numerosi prodotti e collezioni con importanti aziende del comparto, indagando sulle caratteristiche della pietra, come la superficie, la gravità, la traslucenza, il colore, l’impiego della tecnologia digitale e la riduzione dello scarto.
Ha realizzato mostre e convegni sul design, facendo parte del direttivo ADI Veneto e Trentino Alto Adige. I suoi progetti sono stati pubblicati su libri e riviste ed esposti in eventi internazionali. Dal 2014 è curatore del padiglione sperimentale di Marmomac Verona. E’ docente di design all’Università di Ferrara. - PRODUCTION
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Curatore e designer Raffaello Galiotto
Sul marmo, materiale antico e stabile, è stata scritta la storia dell’uomo, il quale sopra alla storia geologica del nostro pianeta insita nel materiale stesso e a seconda della propria epoca, ne ha sovrascritto le peculiarità, registrandone la cultura, lo stile e la tecnica.
Oggi i nuovi dispositivi meccanici computerizzati per la lavorazione della materia litica offrono incredibili possibilità. L’impiego di questi strumenti – da considerare come una sorta di “scalpello digitale” – apre un nuovo scenario in cui all’uomo, sempre al primo posto, spetta la responsabilità di un ripensamento profondo, volto alla valorizzazione simbolica, all’impiego durevole e alla limitazione dello scarto.
La mostra Digital Lithic Design ha lo scopo di evidenziare, attraverso la realizzazione di una collezione di tredici opere sperimentali in marmo, le potenzialità dell’eccellenza tecnologica, della capacità di trasformazione del settore lapideo italiano unite al design e alla progettazione digitale.
Produttori di macchinari, software house, produttori di utensili, marmisti e cavatori di materia prima hanno accettato la sfida di portare al limite le proprie capacità per mostrare al pubblico internazionale della fiera Marmomac di Verona le nuove opportunità che la tecnologia offre al settore.
Il pretesto della morfologia animale diventa l’occasione per indagare e giocare sulle regole numeriche delle forme naturali.
QUESTE FORME VENGONO INTERPRETATE E TRADOTTE CON PASSAGGI DI FRESA A CONTROLLO NUMERICO CON UTENSILE SFERICO
La grafia automatica della macchina, che generalmente si elimina con lucidatura manuale, ora diventa la cifra caratterizzante dell’opera.
RAFFAELLO GALIOTTO
Dopo gli studi in Belle Arti a Venezia fonda il proprio studio di design nel 1993 a Chiampo, Vicenza, Italia. All’attività di progettazione di prodotto, soprattutto nel settore dell’arredo, unisce l’interesse per la ricerca, i materiali, i processi produttivi e la tecnologia. Nel settore del marmo progetta numerosi prodotti e collezioni con importanti aziende del comparto, indagando sulle caratteristiche della pietra, come la superficie, la gravità, la traslucenza, il colore, l’impiego della tecnologia digitale e la riduzione dello scarto.
Ha realizzato mostre e convegni sul design, facendo parte del direttivo ADI Veneto e Trentino Alto Adige. I suoi progetti sono stati pubblicati su libri e riviste ed esposti in eventi internazionali. Dal 2014 è curatore del padiglione sperimentale di Marmomac Verona. E’ docente di design all’Università di Ferrara.

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Sul marmo, materiale antico e stabile, è stata scritta la storia dell’uomo, il quale sopra alla storia geologica del nostro pianeta insita nel materiale stesso e a seconda della propria epoca, ne ha sovrascritto le peculiarità, registrandone la cultura, lo stile e la tecnica.
Oggi i nuovi dispositivi meccanici computerizzati per la lavorazione della materia litica offrono incredibili possibilità. L’impiego di questi strumenti – da considerare come una sorta di “scalpello digitale” – apre un nuovo scenario in cui all’uomo, sempre al primo posto, spetta la responsabilità di un ripensamento profondo, volto alla valorizzazione simbolica, all’impiego durevole e alla limitazione dello scarto.
La mostra Digital Lithic Design ha lo scopo di evidenziare, attraverso la realizzazione di una collezione di tredici opere sperimentali in marmo, le potenzialità dell’eccellenza tecnologica, della capacità di trasformazione del settore lapideo italiano unite al design e alla progettazione digitale.
Produttori di macchinari, software house, produttori di utensili, marmisti e cavatori di materia prima hanno accettato la sfida di portare al limite le proprie capacità per mostrare al pubblico internazionale della fiera Marmomac di Verona le nuove opportunità che la tecnologia offre al settore.
- OPERA
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Il pretesto della morfologia animale diventa l’occasione per indagare e giocare sulle regole numeriche delle forme naturali.
QUESTE FORME VENGONO INTERPRETATE E TRADOTTE CON PASSAGGI DI FRESA A CONTROLLO NUMERICO CON UTENSILE SFERICO
La grafia automatica della macchina, che generalmente si elimina con lucidatura manuale, ora diventa la cifra caratterizzante dell’opera.
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RAFFAELLO GALIOTTO
Dopo gli studi in Belle Arti a Venezia fonda il proprio studio di design nel 1993 a Chiampo, Vicenza, Italia. All’attività di progettazione di prodotto, soprattutto nel settore dell’arredo, unisce l’interesse per la ricerca, i materiali, i processi produttivi e la tecnologia. Nel settore del marmo progetta numerosi prodotti e collezioni con importanti aziende del comparto, indagando sulle caratteristiche della pietra, come la superficie, la gravità, la traslucenza, il colore, l’impiego della tecnologia digitale e la riduzione dello scarto.
Ha realizzato mostre e convegni sul design, facendo parte del direttivo ADI Veneto e Trentino Alto Adige. I suoi progetti sono stati pubblicati su libri e riviste ed esposti in eventi internazionali. Dal 2014 è curatore del padiglione sperimentale di Marmomac Verona. E’ docente di design all’Università di Ferrara. - PRODUCTION
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Curatore e designer Raffaello Galiotto
Sul marmo, materiale antico e stabile, è stata scritta la storia dell’uomo, il quale sopra alla storia geologica del nostro pianeta insita nel materiale stesso e a seconda della propria epoca, ne ha sovrascritto le peculiarità, registrandone la cultura, lo stile e la tecnica.
Oggi i nuovi dispositivi meccanici computerizzati per la lavorazione della materia litica offrono incredibili possibilità. L’impiego di questi strumenti – da considerare come una sorta di “scalpello digitale” – apre un nuovo scenario in cui all’uomo, sempre al primo posto, spetta la responsabilità di un ripensamento profondo, volto alla valorizzazione simbolica, all’impiego durevole e alla limitazione dello scarto.
La mostra Digital Lithic Design ha lo scopo di evidenziare, attraverso la realizzazione di una collezione di tredici opere sperimentali in marmo, le potenzialità dell’eccellenza tecnologica, della capacità di trasformazione del settore lapideo italiano unite al design e alla progettazione digitale.
Produttori di macchinari, software house, produttori di utensili, marmisti e cavatori di materia prima hanno accettato la sfida di portare al limite le proprie capacità per mostrare al pubblico internazionale della fiera Marmomac di Verona le nuove opportunità che la tecnologia offre al settore.