È un prototipo innovativo l’Hortus Moduli pensato da Giuseppe Fallacara assieme a Shajay Bhooshan dello studio Zaha Hadid Architects CoDe (Computational Design) per la mostra Lithic Garden di Marmomac 2019.
Esito di un progetto di ricerca in corso da tempo che vede coinvolto il prestigioso studio londinese assieme al team del Politecnico di Bari, arriva quest’anno a rivelare alcuni elementi di una configurazione finale che troverà compimento l’anno prossimo.



riferimenti concettuali
Il progetto del padiglione è basato su una riflessione concettuale legata al giardino pensando all’unica parte litica, il suo recinto, come soglia di un immaginario luogo onirico in cui poter entrare in simbiosi con la natura. All’ispirazione poetica si affianca la ricerca formale e tecnologica: il padiglione è basato sulla ripetizione seriale di cinque “petali”, moduli voltati stereotomici che possono essere intesi come una interpretazione contemporanea dello spazio voltato, modulare e ripetitivo (seriale), dei portici affacciati sulle corti nell’architettura tradizionale.




l'innovazione formale
Accanto ad alcuni elementi destinati a comporre ciascun “petalo”, realizzati in forma di prototipi da Pimar in Pietra del Salento, i modelli del padiglione rivelano l’aspetto innovativo di questi spazi voltati. La superficie di riferimento è una superficie minimale che ottimizza gli stati tensionali della volta, che resta in equilibro solo grazie a un anello perimetrale posto in sommità, capace di mantenere le tensioni all’interno dell’equilibro globale del petalo, spingendo la pietra portante verso nuovi limiti. Appuntamento a Marmomac 2020 quando ne potremo finalmente godere l’ombra.



credits
HORTUS MODULI
Designer: Zaha Hadid Architects Code & Giuseppe Fallacara
Design group: Shajay Bhooshan, Vishu Bhooshan, Tommaso Casucci, Jianfei Chu, Giuseppe Fallacara, Marko Margeta, Patrik Schumacher, AKT II (structures)
Produzione: PI.MAR
Materiale: Pietra Leccese
