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Il Marmo e la sostenibilità: il caso Stonethica

Gli scarti di lavorazione del marmo sono un problema che sta diventando sempre più grande: l’attività estrattiva ha ormai raggiunto numeri elevatissimi in tutto il mondo e si pone sempre più attenzione su come riutilizzare gli scarti di lavorazione della pietra naturale, incluso il marmo.

Tra coloro che hanno intuito la potenzialità degli scarti del marmo, rendendola la propria filosofia e creando in generale le basi del proprio brand, troviamo Stonethica, un’azienda nata a Pietrasanta in prossimità delle cave di Torano, Fantiscritti e Colonnata. Stonethica nasce come azienda di produzione di materiali lapidei all’interno di un ciclo eco-sostenibile: gli scarti provenienti dalla lavorazione del marmo, e della pietra naturale in genere, vengono riciclati e assemblati nelle lastre Stonethica grazie a una resina bicomponente del tutto atossica. Con il tempo, la gamma Stonethica si è ampliata notevolmente, diventando leader nel panorama nazionale e internazionale. I prodotti Stonethica vengono realizzati con materiale riciclato tra il 98,6 % e il 99,4% ottenuto grazie a un sistema di riutilizzo e assemblaggio degli scarti e, proprio per questo, fa parte di un tessuto economico innovativo chiamato Economia Circolare. Ma cos’è l’economia circolare? E in che modo la adotta questa realtà? Come loro stessi hanno dichiarato, si tratta di “un approccio economico non lineare che va ad influenzare e cambiare procedure di produzione aziendali per aumentare la vita dei beni prodotti, rigenerando o conferendo ad essi un ricondizionamento tale da poterli reimmettere nel mercato sotto altra forma, con l’obiettivo di ridurre sistematicamente a zero gli sprechi”.

Il ciclo di produzione di Stonethica parte proprio da questo intento, ossia recuperare i marmi apuani e scarti provenienti da diverse lavorazioni e rivalorizzarli con la volontà di restituire alla Terra una materia estremamente nobile, dalle caratteristiche classiche, uniche ed inimitabili.

La sostenibilità quindi diventa il cardine principale per questa azienda, o meglio, la loro missione; il marmo infatti è una risorsa naturale d’eccellenza ad esaurimento e, come tale, va preservata e salvaguardata: “dalle Alpi Apuane si estraggono i marmi più ricercati e pregiati al mondo. La fama di queste pietre solca l’intera storia dell’arte passando da Michelangelo Buonarroti ad Antonio Canova fino alla contemporaneità. Nel tempo la richiesta è cresciuta enormemente e non solo in ambito scultoreo, ma anche in campo edile, per interni e nel design. Dai blocchi, estratti dalla cava, vengono realizzate lastre e lavorati di ogni tipo, i cui scarti vengono spesso accumulati o smaltiti in enormi quantità”.

Stonethica è ideale per il rivestimento di pavimenti, pareti, top da cucina, bagni e addirittura per elementi d’interior design. L’azienda ricerca, seleziona e assembla il marmo apuano per condividere una bellezza che non deriva dal nuovo, ma da una sapiente opera di recupero. Sono sette le linee disponibili: Calacatta, Carrara Mix, Bardiglio, Bianco Carrara, Statuario, Pietra del Cardoso e Pietra Grey, e ogni pietra viene progettata e realizzata nel loro laboratorio di Pietrasanta.

Qualunque sia il progetto, Stonethica ricerca sempre l’opportunità di trasmettere i propri valori in termini di pietra naturale, bellezza e qualità di materiali, tutti senza tempo ed ecosostenibili. Per architetti, designer d’interni, marmisti, rivenditori e clienti finali, Stonethica ricerca la soluzione ideale per ogni tipo di esigenza.

La filosofia dell’azienda si riassume in questa semplice frase: “Stop Digging, Keep Seeking”. Si tratta non solo di un’impostazione di pensiero, ma di un vero e proprio invito per le persone a ripensare al loro modo di approcciare la natura, scoprendo nuovi mondi e possibilità, senza il bisogno di distruggere: “Non si tratta solo di esplorazione territoriale o spaziale, ma anche intellettuale, di concetto, tesa a salvaguardare il mondo in cui viviamo recuperando risorse anziché distruggerle”.

credits

Photo: https://www.stonethica.com/?lang=it

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