Il tema esplorato dall’edizione 2019 di The Italian Stone Theatre, Naturality, ha proposto la naturalità della pietra intesa nel suo aspetto più puro, attraverso i prototipi realizzati con tecnologie produttive all’avanguardia e capaci di esprimere l’unicità e la geodiversità della materia litica.
A partire da questa ispirazione tematica l’allestimento generale del padiglione, curato da Raffaello Galiotto e Vincenzo Pavan, ha saputo tradurre con freschezza il layout degli spazi interni destinati alle singole mostre, alla Forum Area e ai momenti conviviali del Wine Bar e del Ristorante d’Autore.



ambientazione green
Con il senso scenografico proprio di una macchina teatrale, varcata la soglia di ingresso la vista del padiglione è filtrata da un gruppo di aiuole indoor dalle quali si stagliano dense fronde di graminacee. Non poteva esserci un modo più letterale per calarsi in una naturalità sia pur simulata, all’insegna della quale si susseguono nel percorso interno altri momenti di pausa vegetale, assieme agli allusivi rami artificiali stilizzati che fanno da cornice ad alcune delle isole espositive. Nastri tessili in varie tonalità del verde addobbano l’involucro interno del padiglione e si dipanano, come un fil vert, tra i settori di ciascuna mostra di architettura e design, facendo dialogare l’elemento naturale con gli artefatti del progetto litico.



dal bar al ristorante
Anche per l’edizione 2019 all’interno della Hall 1 le mostre sono intervallate da momenti di pausa e ristoro, che rappresentano a loro volta occasioni di progetto declinate secondo il tema generale. Ecco quindi il Wine Bar con il Natural Beam disegnato da Giorgio Canale, i cui lunghi banconi in forma di travi IPE restituiscono alla pietra il ruolo di materiale da costruzione e non di pura decorazione e rivestimento. Ritorna l’idea di una natura che sprigiona energia accogliente e rilassante nel Ristorante d’Autore, con i tavoli disegnati dai progettisti raccolti attorno ad ADI Delegazione Veneto e Trentino Alto Adige. Gli aspetti naturali della pietra sono interpretati, tavolo per tavolo, per dare forma agli oggetti che arredano lo spazio, facendo sentire gli ospiti accolti dal movimento e dalle sensazioni dei paesaggi rocciosi.


credits
Allestimento a cura di Raffaello Galiotto e Vincenzo Pavan
Collaborazione: AIAPP – Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio
Partners: Vivai Valfredda, Tenda Verde, Mati 1909

