Marmomac fa tappa a Beirut.
Per due giorni, 17 e 18 maggio, nove aziende del comparto lapideo, Antolini, Bellamoli, Bauce Bruno, Domos, La Lessinia Graniti, Marmi Scala, Marmi Santa Caterina, Santa Margherita e Marini Marmi, saranno impegnate ad incontrare i più importanti studi di architettura, ingegneria e contract locali, gli importatori di marmi leader nella regione, selezionati da Marmomac in collaborazione con Platform Architecture and Design, senza dimenticare i momenti istituzionali previsti con l’Ambasciata d’Italia e l’Ufficio ICE di Beirut.

L’iniziativa We Speak Stone-Beirut prosegue l’attività di scouting con cui Marmomac accompagna le imprese italiane del comparto sia sui mercati più maturi come gli Stati Uniti, focus con New York della tappa 2016, che sugli emergenti.
Il Libano nello specifico, oltre alla domanda interna in crescita, rappresenta un hub strategico verso gran parte dell’area Mediorientale e sarà uno snodo fondamentale nella futura ricostruzione delle Siria, così come già oggi lo è per quella irachena.
La pietra made in Italy è molto apprezzata nei grandi progetti di edilizia residenziale, commerciale e turistica della Terra dei cedri: nel 2016 le esportazioni di prodotti lavorati e blocchi grezzi verso il Libano hanno raggiunto infatti i 13,1 milioni di euro, in crescita dell’1,9% sul 2015 (fonte Osservatorio Marmomac su base Istat).