Anche quest’anno Marmomac accoglierà architetti internazionali grazie alle attività di incoming promosse attraverso la Marmomac Academy in collaborazione con mise, Ice-Italian Trade Agency e Confindustria Marmomacchine.
Sono infatti attesi 100 architetti provenienti da diversi paesi del mondo che parteciperanno a un programma di seminari per i quali è prevista l’erogazione di 33 crediti professionali; sono invece 19 i crediti formativi professionali che, in totale, gli architetti italiani potranno acquisire partecipando al programma di convegni e seminari organizzati da Marmomac, all’interno della Forum Area, cuore del padiglione 1 – The Italian Stone Theatre e alle due giornate di casting di Archmarathon (venerdì 30 settembre e sabato 1 ottobre).
Ecco in dettaglio:
1 CFP per ingresso Marmomac
2 CFP per partecipazione al convegno “The future of design: materials, sustainability and context” in collaborazione con Architectural Record
3 CFP per partecipazione alla presentazione di “New Marble Generation” 3 CFP per partecipazione alla tavola rotonda “Technology for Creativity” e al talk con Max Dudler
Ad Archamarathon avranno 10 CFP totali suddivisi così: 3 CFP prima sessione (30 settembre dalle 10:00 alle 13:00) 4 CFP seconda sessione (30 settembre dalle 14 alle 18:00) 3 CFP terza sessione (1 ottobre dalle 9:30 alle 12:30)



dalla materia all'opera
Lo spirito dell’esposizione, volta a evidenziare il rapporto tra espressione artistica, tecnologia e pietra naturale, è bene esemplificato dal lavoro di Nicolas Bertoux, che trae origine da un’unica lastra rettangolare sulla quale sono effettuati cinque tagli sinuosi ispirati alle curve di livello di una carta topografica, realizzati con una macchina a getto d’acqua a controllo numerico. Da questa lavorazione sono usciti sei elementi, ricomposti e assemblati uno sopra l’altro, creando cosi una composizione tridimensionale. Disposta in verticale, la lastra con la sua silhouette montagnosa ricorda l’ingresso monumentale di alcune cave di pietra.

Nel trittico pensato da Raffaello Galiotto, la distribuzione casuale delle venature litiche è incisa da complessi disegni realizzati mediante fresature automatiche, che alludono a forme organiche e alle loro logiche generatrici.


la natura come ispirazione
Nella scultura di Sylvestre Gauvrit, la superficie del marmo apparentemente grezza si rivela essere il frutto di una minuziosa lavorazione assistita dagli utensili meccanici, disciplinatamente al servizio della purezza della forma complessiva. Come per l’opera di Jon Isherwood, ispirata al cambiamento di una forma vegetale che progredisce e si sviluppa in un altro materiale. Il colore e le venature della pietra possono esprimere i diversi pattern e la natura organica del marmo, analogamente alla maniera in cui un fiore apre i suoi petali e mostra la sua bellezza. È la macchina a segnare la forma, accentuare i diversi livelli di spessore e incidere linee continue, come uno strumento musicale che segua uno spartito musicale.





Quando a dirigere è Cynthia Sah, le tracce delle incisioni realizzate dalla macchina esprimono il fluire di una forma che riproduce i terrazzamenti scolpiti dalla natura, come una catena montuosa scavata lentamente tra colline e vallate.



credits
Diapason
Designer: Nicolas Bertoux
Produzione: Cms
Materiale: Bianco Carrara
Symmetric
Designer: Raffaello Galiotto
Produzione: Emmedue
Software: DDX
Trattamenti: Fila Industria Chimica
Materiale: Azul Macaubas by Essegra International, Avorio Venato AZ
Utensili: Nicolai Diamant
Sotto la buccia trovi l’anima
Designer: Sylvestre Gauvrit
Produzione: Massimo Galleni
Utensili: Tyrolit Vincent
Materiale: Bianco Carrara
Flourish
Designer: Jon Isherwood
Produzione: Garfagnana Innovazione
Materiale: Breccia Vagli Violetta, Bardiglio Imperiale Orto di Donna
Wave’s Passage
Designer: Cynthia Sah
Production: Denver
Software: Taglio
Materiale: Bianco Carrara



