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Il marmo Kalliston e le sue origini greche

Il marmo Kalliston è la varietà più rara e famosa di marmo bianco della Grecia. Il termine “marmo”, infatti, deriva proprio dal greco “marmaros”, che significa “pietra splendente“, e veniva utilizzato per indicare qualsiasi pietra “lucidabile”, ossia la cui superficie poteva essere fatta diventare lucida mediante tecniche di levigatura.

il marmo Kalliston

Il marmo Kalliston (dal greco “kallistos”, che significa “bello”), si presenta come un tipo di marmo bianco elegante e prezioso, caratterizzato da un colore unico, un bianco particolarmente candido, con grana fine, e con poche venature grigie: è la varietà più morbida e bianca di pietra preziosa. Nell’aspetto, ricorda le nuvole bianche che fluttuano nel cielo limpido: impossibile resistere alla sua bellezza e fascino senza tempo.

Le finiture più comuni del marmo bianco Kalliston sono la lucidatura, la posa e la spazzolatura; per quanto riguarda il formato di blocchi e piastrelle in marmo bianco Kalliston, questi non possono essere tagliati in lastre di grandi dimensioni a causa della loro scarsa durezza. Qui di seguito, i dati tecnici di questa pietra naturale:

  • Peso volumetrico: 2760 Kg/m3
  • Resistenza a compressione: 1399 Kg/cm2
  • Resistenza a flessione: 90 Kg/cm2
  • Resistenza ad abrasione: 7,23 mm 1000 mt
  • Imbibizione: 0,26 % per peso

le origini

La realizzazione dei primi oggetti in marmo risale all’epoca neolitica (“età della pietra levigata”) e si colloca proprio nell’Antica Grecia: nelle Cicladi, dove il marmo è particolarmente abbondante (soprattutto nelle isole di Paros e Naxos), sono presenti prima piccoli idoli e quindi sculture più grandi, datate a partire dalla fine del IV e nel III millennio a.C. (3200-2000 a.C.), caratteristiche della produzione artistica della civiltà cicladica.

Alcune varietà di marmi originari del Peloponneso (“porfido verde antico” e “marmo rosso antico”) vennero utilizzate nell’ambito della civiltà minoica. Nell’Egitto antico, a partire dall’epoca predinastica, diverse varietà di graniti, dioriti, basalti e alabastri vennero lavorate per la realizzazione di vasi rituali.

A partire dalla II dinastia inizia l’impiego della sienite, una roccia granitica che venne utilizzata per il rivestimento delle piramidi di Chefren e di Micerino. La Grecia antica era, infatti, ricca di cave di marmo, con numerose varietà pregiate di marmi bianchi: tra queste, il cosiddetto Kalliston White, o marmo Kalliston.

L’uso di questo marmo fu largamente diffuso sin dalle origini della scultura greca e nell’architettura di epoca classica, a partire soprattutto dai monumenti e templi dell’Acropoli di Atene del V secolo a.C. Il basso indice di rifrazione della calcite, di cui il marmo bianco è principalmente composto, permette alla luce di “penetrare” nella superficie della pietra prima di essere riflessa, e conferisce a questo materiale (e soprattutto ai marmi bianchi) una speciale luminosità.

i suoi utilizzi

Il marmo bianco Kalliston è molto popolare e apprezzato a livello internazionale soprattutto grazie alla sua unica bellezza lussuosa, idonea a completare un design dal tocco unico, moderno e, al contempo, semplice. I principali settori e luoghi di utilizzo del marmo bianco Kalliston sono: edilizia, arredamenti, elementi artistici, pavimentazioni, pavimentazioni residenziali, pavimentazioni commerciali, facciate di pareti, rivestimenti, funzioni decorative, bagni, cucine, arredamenti urbani, lavori al tornio, sculture, ornamenti, rivestimenti di pareti.