New Marbel Generation – edizione 2016. È possibile pensare a una nuova generazione di oggetti di design di alta qualità, prodotti in serie grazie alle nuove tecnologie di progettazione e lavorazione dei materiali lapidei e alle loro straordinarie opportunità?
Guardando la mostra New Marble Generation si può dire di sì. La disponibilità sul mercato di strumenti sempre più avanzati, sia sul versante della modellazione in fase progettuale che su quello realizzativo, ha messo in evidenza le straordinarie opportunità di trasformare i materiali lapidei in artefatti complessi sotto il profilo tecnico e formale, capaci di raggiungere livelli di prestazione analoghi ad altri materiali più consoni alla tradizione del design e confrontabili per le caratteristiche di precisione, velocità esecutiva, riduzione degli scarti e dunque per sostenibilità economica. Attraverso l’ausilio dei sistemi digitali di nuova generazione, una progettazione assai sofisticata è potenzialmente in grado di realizzare con l’impiego delle sole macchine manufatti fino a oggi frutto di sistemi meccanici di tipo artigianale, veicolandoli nel mondo della replicabilità industriale. New Marble Generation ha posto a confronto con questi temi designer e architetti di livello internazionale, assieme ad alcune aziende del settore lapideo interessate a nuovi percorsi di ricerca. La ricerca ha dato luogo a dei prototipi di componenti di arredo di interni ed esterni, allestiti in uno spazio dedicato all’interno della Hall 1. I progettisti hanno lavorato su diverse sezioni tematiche a cui sono stati adattati i materiali litici scelti dai curatori dell’esposizione. Ecco gli oggetti di arredo come la maxi lampada Gong di Giorgio Canale per Cereser, o i coffee table componibili Hole di Paolo Ulian con Nikolaus Bagnara. Diverse le soluzioni per i tavoli: con le basi scultoree Elic, di Setsu&Shinobi Ito per GDA Marmi&Graniti, e Pedra di Massimo Iosa Ghini per Grassi Pietre; composito il pezzo della collezione Bislapis di Marcello Morandini con Remuzzi Marmi Bergamo, realizzato a partire dall’accoppiamenti di marmi e onici di limitato spessore accoppiati fra loro. Accando al muro lapideo traforato Hyparwall di Giuseppe Fallacare con Pimar, le panche: Sampietrina di Philippe Nicro con Euro Porfidi, e l’iconica Play di Denis Santachiara per Paolo Costa, alla quale è stato assegnato l’Icon Award 2016 “per il grande valore inventivo a livello tipologico”. La mostra New Marble Generation è stata curata da Raffaello Galiotto e Vincenzo Pavan nell’ambito del progetto The Italian Stone Theatre realizzato da Marmomacc con il supporto del Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE), di ICE-Italian Trade Agency e di Confindustria Marmomacchine, cogliendo nel segno l’obiettivo della valorizzazione dell’eccellenza del comparto litico e tecnologico nazionale.