Il marmo è da sempre il materiale più prezioso per cui si possa optare, con un fascino che risale a moltissimi secoli fa. Ancora oggi, quando ci troviamo davanti a questa pietra, non possiamo fare a meno di riconoscere la sua eleganza ed imponenza.
Da sempre sinonimo di raffinatezza e lusso, il marmo è stato utilizzato per residenze e alberghi prestigiosi oltre che per statue e ville antiche e per tutti quegli edifici che rappresentavano un valore importante per la comunità. Si tratta, infatti, di una pietra classica, resistente e, quindi, duratura, che può trovare le più svariate collocazioni.
la resa della natura: la formazione e resistenza del marmo
Il marmo è una roccia carbonica che si origina per genesi metamorfica, ovvero nasce dalla trasformazione di una roccia preesistente, la cui composizione e struttura nel corso del tempo hanno subito cambiamenti come conseguenza dell’intervento di diversi fattori chimici e fisici.
In particolare, il marmo estratto dalle Alpi Apuane è il risultato della trasformazione di sedimenti di calcare o composti di calcare che, in seguito a variazioni di pressione o di temperatura atmosferica, hanno mutato la loro organizzazione e la loro composizione diventando quella roccia bianca con struttura granulare (“saccaroide”) che oggi chiamiamo “marmo”.
Questa pietra è, dunque, definibile come carbonatica, ovvero costituita prevalente da carbonato (almeno per il 50%): il marmo di Carrara, addirittura, contiene, mediamente, circa il 98% di carbonato di calcio, insieme a piccole percentuali di silice, ossido di magnesio, dolomite, residui. Le venature, le macchie e le tinte che può assumere il marmo sono dovute alla presenza d’impurità (come ossido di ferro, sabbia, argilla) che alterano il tipico e naturale colore bianco del marmo puro.
Il termine “marmo” derivante dal latino “marmor” e dal greco “mármaron”) deriva dal verbo greco “marmáirein”, che letteralmente significa “brillare”, “scintillare”: la parola fa, quindi, riferimento all’aspetto di questa pietra, apprezzata fin dall’antichità per il suo candore, la sua purezza e la sua lucentezza.
testimoni di pietra: monumenti che narrano epoche passate
Dal Pantheon di Roma al Partenone di Atene, gli edifici più importanti della storia dell’uomo furono costruiti in marmo.
Questa pietra naturale, infatti, è la più utilizzata storicamente nella scultura e nei monumenti, apprezzata in particolare perché, quando è fresco di cava, è un materiale relativamente morbido e facile da lavorare, ma che con il tempo diventa molto duro e intenso.
In particolare, i marmi bianchi sono quelli più apprezzati nei monumenti, perché sono le pietre più pure e resistenti, oltre ad avere un basso indice di rifrazione e permettere alla luce di penetrare la pietra prima di essere riflessa, assumendo un aspetto cereo che nelle statue ricorda la pelle umana. A differenza di quello bianco, il marmo colorato invece è solitamente lucido e ha venature di vario tipo e tonalità, sempre diverse e uniche, e spesso imprevedibili, che lo rendono un materiale ideale per la decorazione.
il fascino eterno del marmo: inspira e affascina ancora oggi
La particolarità delle trame e le differenze cromatiche intrinseche nella pietra conferiscono alle superfici e ai volumi degli elementi un fascino intramontabile. Il marmo, infatti, è in grado di esaltare l’eleganza e la semplicità delle geometrie, dando vita a opere d’arte e pezzi d’arredamento in grado di comunicare potenzialità espressive e poetiche.
Nello specifico, il fascino senza tempo del marmo, unito alla versatilità del materiale, permette molteplici soluzioni d’arredo, inseribili in contesti variegati, compresi i più minimal e anche gli urban. In forme morbide o spigolose, irregolare o levigato, fiammato oppure burattato, il marmo è una pietra naturale di cui non ci stancheremo mai, in grado di valorizzare i progetti e donare personalità e prestigio.