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Interior Design: Villa K

Attrazione naturale spettacolare e mozzafiato, le Grotte di marmo in Cile sono una creazione che incanta chiunque accorra a visitarle. La bellezza e la pace di questo luogo derivano soprattutto dalla sua lontananza da tutto ciò che è urbano.

Tra le più ambite attrazioni del Sud America, queste grotte si sono formate presso il lago General Carrera in Patagonia, un lago glaciale isolato che segna il confine tra Cile e Argentina, classificandosi il lago più grande del Cile e il quarto più grande dell’Argentina. Le grotte di marmo derivano dallo scontro tra acqua e pareti di carbonato di calcio avvenuto ciclicamente nel corso degli ultimi 6000 anni: sono nate, così, naturalmente, le pareti marmoree cristalline dai bordi liscissimi, che riflettono i numerosi colori, dal blu intenso, al turchese, fino al blu più chiaro, che compongono queste grotte.

un uso innovativo del marmo

Amante del materiale, il cliente che ha commissionato l’arredamento della Villa ha voluto utilizzare il marmo in maniera singolare per creare profondità e varie tonalità e atmosfere. L’intento, attraverso l’uso del marmo, è stato quello di enfatizzare i temi all’interno dei diversi spazi, in nome di uno stile di vita unico. Con questi obiettivi in mente, l’estetica di Villa K è quella della “materialità alterata”, con un trattamento del marmo all’avanguardia per creare un’unica complessità spaziale. Durante la progettazione, la tavolozza dei materiali è stata guidata da un attento esame della luce naturale e degli elementi di illuminazione artificiale, allo scopo di portare il cliente in un viaggio atmosferico pieno di trame e motivi percepiti attraverso i sensi della vista e del tatto. I colori, i materiali, le trame e le venature del marmo cambiano a seconda dello spazio, raccontando una storia ogni volta diversa.

struttura e trame di villa k

In Villa K, ogni stanza è progettata pensando ad una nuova trama, con il marmo che si abbina alla funzionalità dello spazio e avvia un dialogo con la luce e con la forma dei suoi elementi architettonici. Al piano terra, il marmo scelto è di tonalità più fredda, per ricoprire il pavimento con una finitura a libro, mentre le pareti sono rivestite di un marmo scanalato che aggiunge profondità allo spazio. A completare le venature del marmo si aggiunge anche il legno, che orna la trama di linee di impiallacciatura di rovere. A sospensione nella reception a doppia altezza fluttuano degli esclusivi apparecchi di illuminazione, che forniscono una luce d’ambiente scultorea. A rompere il marmo utilizzato, lo stile delle finiture e il rivestimento scolpito interferiscono le scale che conducono al secondo piano: gradini e pareti sono rivestite da travertino argentato, che rivela scale monolitiche caratterizzate da diversi scenari luminosi che avvolgono contemporaneamente gradini, pareti e patio. 

Al secondo piano, un ponte attraversa l’ingresso collegando le camere da letto. Di queste ultime, ognuna è caratterizzata da una propria particolare selezione di materiali e finiture, con l’aggiunta di luce, vegetazione e finiture in legno che definiscono il carattere di quest’area della residenza. I materiali scelti per questo secondo piano sono ancora una volta materiali naturali con una storia da raccontare. Residui insieme a ciò che offre la natura sono stati incorporati in elementi di design all’interno degli arredi, delle aree più funzionali della casa e del parcheggio. Quest’ultima, infatti, è stata rivestita da un patchwork di residuo di marmo travertino argentato. In conclusione, dalla selezione dei materiali sino al design dei mobili, il fulcro del progetto di interior design di Villa K è stata la natura, protagonista assoluta, che si rispecchia nei colori, finiture, materiali e accessori di questa spettacolare residenza.

 

Photo credit: Alex Jeffries Group