Se diciamo “lavagna”, tutti pensiamo immediatamente ai nostri insegnanti che scrivono con il gesso su questa superficie. Ma lo sapevate che tale oggetto prende il nome dalla località di Lavagna, Liguria, dove si trova una delle cave più antiche e proficue per l’estrazione dell’ardesia – roccia metamorfica di origine sedimentaria utilizzata proprio per realizzare i complementi di arredo delle nostre scuole?
Non solo! Grazie alle sue caratteristiche specifiche, l’ardesia è un materiale largamente utilizzato in numerosi settori, dall’architettura all’edilizia, dall’arte al design. Ecco tutto quello che dovete sapere a riguardo.
ardesia, le caratteristiche e la composizionea
L’ardesia (nome derivante dall’antica parola francese “ardesie”) appartiene alla famiglia degli argilloscisti ed è una roccia sedimentaria clastica classificata come tenera o semi-dura di colore plumbeo-nerastro, che rappresenta una varietà di scisti calcareo-argillosi facilmente lavorabili, impermeabili e resistenti agli agenti atmosferici. Dal momento dell’estrazione, l’ardesia si schiarisce gradualmente fino ad assumere quella tipica colorazione grigio chiara che tutti conosciamo. Questo materiale, composto principalmente da minerali come quarzo, muscovite, biotite, clorite, ematite e pirite, ha origine da rocce argillose frequentemente marnose soggette ad un metamorfismo estremamente basso, il cosiddetto semimetamorfismo o anchimetamorfismo. Per questa ragione, la matrice rocciosa non viene trasformata tanto radicalmente quanto avviene solitamente nel metamorfismo completo: ecco perché alcune ardesie possono presentare una struttura quasi identica alle rocce sedimentarie mentre altre meno, in base al grado di metamorfismo di ognuna. Una delle caratteristiche principali di questo materiale è la fissilità, ossia la capacità di dividersi secondo piani paralleli (anche molto sottili) tipica della composizione mineralogica di questa tipologia di rocce. L’ardesia è inoltre estremamente resistente a compressone, flessione e urti, è facilmente levigabile e impermeabile, poco porosa e molto resistente al fuoco. Grazie a queste sue proprietà, che la rendono assai versatile, viene utilizzata per realizzare numerosi prodotti: dai pavimenti ai tetti e cornicioni, dai rivestimenti di pareti (anche esterne) ai camini. È usata come materiale per le condutture ma anche per la realizzazione di elementi di arredo e design quali… i tavoli da biliardo! Resistente e levigabile, l’ardesia è infatti perfetta per ottenere lastre lisce e di spessore costante, con un grado di elasticità tale da permettere alle palle di rimbalzare in modo regolare sull’iconico piano verde. Ultima curiosità: l’ardesia veniva utilizzata come materiale da rivestimento già 2200 anni fa e raggiunse il suo apogeo in epoca medievale e rinascimentale.
i colori caratteristici dell'ardesia
L’ardesia dà il suo nome all’omonimo colore, che si presenta come una tonalità di grigio dai leggeri riflessi azzurri. Si caratterizza spesso per delle sfumature, più o meno marcate e prevalentemente grigie, dovute alla composizione del terreno da cui viene estratta. Se si estrae nella versione nera, si utilizza per realizzare le famose lavagne. Trattandosi di un colore senza tempo, elegante e versatile, viene largamente impiegato sia per la realizzazione di pareti che per quella di pavimenti nell’interior design e si abbina molto bene a tonalità quali turchese, arancione, rosso, avorio, sabbia e marrone.
i luoghi di ritrovamento dell’ardesia
Luogo storico di estrazione dell’ardesia è la Liguria, più precisamente la zona costiera compresa tra Lavagna e Chiavari. Sono altrettanto famose le cave della Val Fontanabuona (vicino a Chiavari, Rapallo e Genova) e della Valle Argentina (in provincia di Imperia). In Italia, si trovano altri giacimenti nei pressi di Napoli e Trieste, ma anche in Toscana e in Sardegna; in Europa si estrae nel Galles e nelle località di Angers, Grenoblee Cherbourg, in Francia.